TRADIZIONI

Giornate al Borgo

Giornate al Borgo è una manifestazione arrivata ormai alla sua 22° edizione. E’ una vera e propria rievocazione medievale che durante il mese di Agosto invade i vicoli e le piazzette del borgo dove si può assaporare il fascino impalpabile della storia scritta in piccoli manufatti. Per due giorni, solitamente il 13 ed il 14 di agosto, il centro storico di Fornelli subisce un mutamento: i vicoli, i portici e le piazzette divengono una sorta di teatro serale, dove i protagonisti si susseguono in cortei e sfilate. Tra il rullio dei tamburi e lo squillo delle trombe, i figuranti in costumi d’epoca offrono momenti di intensa suggestione e spettacolarità. Il Borgo Antico ospita le antiche botteghe e gli artigiani, i mercanti, gli artisti di strada, i mangiafuoco, le locande, le streghe, i chiromanti, i cavalieri del Palio, le guardie e la castellana. Entrando nel borgo, dopo l’apertura del ponte levatoio, si ha la forte sensazione di trovarsi continuamente sospesi tra il presente ed un passato glorioso, dove sapori e odori dei piatti tipici locali si confondono con il risuonare delle spade e i canti dei menestrelli; sensazione che gli abitanti di Fornelli vogliono condividere con tutti i loro ospiti. Il palio della giostra è uno degli spettacoli più attesi. Sei cavalieri in groppa ai loro cavalli si sfidano in un gioco di forza e precisione affinchè la contrada cittadina alla quale sono assegnati si aggiudichi il palio. A conclusione della manifestazione l’attesissimo incendio del castello lascia a bocca aperta gli innumerevoli spettatori giunti ai piedi delle mura per ammirare la suggestiva rievocazione della distruzione da parte dei Saraceni dell’antico borgo.

Pellegrinaggio di San Domenico

La venerazione di San Domenico da parte dei fornellesi ha radici molto antiche, testimoniate dalla presenza di una statua del santo che risale al 1854 custodita nella chiesa della Madonna delle Grazie nella frazione S. Maria Casale; prova evidente della forte devozione del popolo nei confronti del Santo. Il simbolo che caratterizza il pellegrinaggio è il bastone denominato “La Mazza” un’asta intagliata con un cerchio che adorna la figura del santo con lacci e nastrini; tali nastri diventano simbolo di riconoscimento per l’aver compiuto il pellegrinaggio di venerazione del Santo e vengono legati in vita alle donne in segno di prosperità e protezione e alla caviglia degli uomini per proteggerli contro i morsi dei serpenti. Secondo la tradizione un uomo di Fornelli colpito dalla rabbia sentì parlare delle guarigioni che San Domenico operava nel suo romitorio di Villalago. Sebbene fosse inverno, si mise in cammino per l’eremo. Giunto sulle montagne abruzzesi, perse il sentiero, perché ricoperto dalla neve. Non sapendo come proseguire, si sentì smarrito, poiché quel manto bianco aveva cancellato ogni segno di orientamento. Preso dalla disperazione, fece per tornare indietro, quando scorse sulla neve delle orme umane. Si rincuorò e cominciò a seguirle. Proseguì senza sosta fin quando non vide Villalago. Solo allora comprese che quelle orme erano un segno divino. Si diresse all’eremo dove si prostrò ai piedi della statua del santo, invocando la grazia. Tornò a Fornelli guarito e raccontò l’accaduto, con la promessa di effettuare annualmente un pellegrinaggio a Villalago, in onore del Santo nel giorno della sua festa.

Oggi il pellegrinaggio ha inizio nella chiesa della Madonna delle Grazie di Fornelli nella notte tra il 19 e 20 agosto, proseguendo attraverso i comuni di Cerro al Volturno e Pizzone, luogo della prima sosta. Si procede poi verso il lago della Montagna spaccata su vie molto impervie a causa della fitta vegetazione che ha celato gli antichi tratturi. Si attraversa la diga per poi incontrare i comuni di Barrea e Villetta Barrea, luogo della seconda sosta. La mattina del 21 agosto si giunge a Passo Godi, dove si raggiunge l’apice dell’altitudine, 1600m slm, si attraversa il paese di Scanno per poi arrivare a Villalago.

Il fulcro del pellegrinaggio è il bacio delle croci; il bacio è il gesto di commiato tra le due compagnie che nella notte tra 19 e il 20 agosto danno l’avvio a due pellegrinaggi: una ha come meta l’eremo di San Domenico, l’altra la Madonna di Canneto. Il primo saluto tra le due compagnie avviene nella chiesa dedicata al patrono del paese S. Pietro Martire, lo stesso rito viene ripetuto il 24 Agosto presso la cappella dedicata all’Annunziata momento del ritorno delle due compagnie.

BIBLIOGRAFIA

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